In occasione dei suoi cento anni dalla sua prima visita nella capitale nel 1923, Escher torna a Roma con una grande mostra organizzata da Arthemisia a Palazzo Bonaparte. L'Hotel de Russie è orgoglioso di essere hospitality partner di quella che è la "più grande e completa mostra mai dedicata" al genio olandese.

Sono esposti i suoi più grandi capolavori e curiosi inediti: oltre trecento opere, come l’iconica Mano con sfera riflettente, la celebre serie degli Emblemata e i 12 “notturni romani”.

Maurits Cornelius Escher è l’artista che, con le sue incisioni e litografie, ci trasporta in un mondo fantasioso e impossibile, dove si mescolano arte, matematica, scienza, fisica e design. 
Dopo vari viaggi in Italia iniziati nel 1921 Escher giunse a Roma dove visse per ben dodici anni. Il periodo romano ebbe una forte influenza sulla sua arte in quegli anni. Produsse litografie e incisioni soprattutto di paesaggi, architetture e vedute di quella Roma antica e barocca che lui amava rappresentare.

La mostra di Roma, infatti, è un suggestivo viaggio nel tempo, tra le notti dell’artista, annoverate tra i suoi ricordi più belli:“passate a disegnare, seduto su una sedia pieghevole e con una piccola torcia appesa alla giacca”, mentre incide scorci della Città Eterna, nella sua forma più intima.

Fino al 5 maggio 2024

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