Nell’ambito della nostra rassegna dedicata all'aromaterapia e agli oli essenziali, Christine Fessler, direttrice della spa all’Hotel de Russie nonché esperta di aromaterapia, ci accompagna alla scoperta del mondo degli oli essenziali, utilizzati fin dai tempi antichi.
“Come accennato nella nostra introduzione all’aromaterapia, gli oli essenziali vengono estratti da diverse parti delle piante, come radici, corteccia, fiori e semi”, spiega Christine. “Tecnicamente, non sono dei veri e propri oli, bensì dei composti con effetti benefici formati da specifiche sostanze chimiche, come quelle responsabili per la diffusione di aromi e fragranze. Durante il processo di estrazione, vengono escluse le sostanze chimiche non necessarie.” Gli oli essenziali si prestano a diverse modalità d'uso: possono essere assorbiti dalla pelle, per esempio tramite il massaggio, inalati e, in alcuni casi, perfino ingeriti, naturalmente dietro prescrizione medica. “Ingeriamo già senza saperlo un certo numero di oli essenziali”, continua Christine, “per esempio attraverso il dentifricio, che contiene menta piperita.”
La scelta di oli essenziali è così vasta che, per valutarne la qualità, una persona alle prime armi potrebbe trovarsi in difficoltà. Come si fa a sapere se un olio essenziale è di buona qualità? “Bisogna fare attenzione ai dettagli”, spiega Christine. “È importante che l'olio sia puro al 100%, naturale e non diluito, meglio ancora se biologico, proveniente da agricoltura biodinamica e coltivato nella zona di origine secondo i metodi tradizionali.” Anche il metodo di estrazione può incidere sulla qualità dell'olio, continua Christine: “Il metodo di estrazione migliore è la distillazione in corrente di vapore, senza uso di solventi. Un altro indicatore di qualità è la presenza sull'etichetta del nome botanico e del chemiotipo. Per esempio, nel caso del rosmarino, deve essere presente la dicitura Rosmarinus officinalis (Borneon).”
Tutte le piante possono produrre oli essenziali? “No, è importante tenere presente che non tutte le piante producono oli essenziali. Inoltre, a seconda delle proprietà, ci sono oli che non sono adatti all'inalazione, all'ingestione e talvolta neppure al contatto diretto con la pelle.” È importante controllare sempre l'etichetta, non solo per verificare la provenienza dell'olio, ma anche per essere certi di usarlo secondo le indicazioni relative alla corretta diluizione e all’uso sicuro del prodotto.
Considerando tutti questi aspetti, abbiamo chiesto a Christine di consigliarci delle marche che soddisfino i requisiti di qualità, purezza e sostenibilità che ha citato. “Negli anni, ho avuto occasione di provare un grande numero di oli essenziali. Ecco cosa mi sento di suggerire: Primavera, un'azienda tedesca particolarmente attenta all'ambiente e alla sostenibilità, che produce oli a partire da piante selvatiche provenienti da un'unica area geografica. Poi c’è Lakshmi, un'azienda boutique italiana che combina un approccio ayurvedico con un marcato impegno etico. I prodotti sono disponibili esclusivamente nei centri benessere o nelle spa. Neumond è un'altra marca di qualità; oltre agli oli, vende accessori per la profumazione dell'ambiente, come diffusori e candele.”
Una volta individuata la marca che fa al caso vostro, è il momento di scegliere un'essenza che si adatti all'ambiente e risponda alle vostre necessità. Ognuna è tradizionalmente associata a diversi benefici. Abbiamo chiesto a Christine di indicarci quali sono le più usate.
“La lavanda (Lavandula officinalis) è tra le essenze più conosciute. Con il suo profumo delicato e floreale, favorisce il sonno e il rilassamento e può donare sollievo contro il mal di testa.
Poi c'è l'eucalipto (Eucalyptus radiata), talvolta denominato anche “polmone della natura” per le sue proprietà anticatarrali. Oltre a essere un ottimo lenitivo in caso di problemi respiratori, se utilizzato nei massaggi o diluito nell'acqua della vasca, è anche un antisettico straordinario. Inoltre, favorisce la concentrazione, risveglia la mente e infonde gioia e ottimismo.
Infine, citerei la malvarosa (Pelargonium graveolens, da non confondere con l'olio essenziale di rosa), un altro efficace antisettico che favorisce anche il rilassamento e l'equilibrio ormonale. Applicata tramite il massaggio, stimola il sistema linfatico e aiuta a combattere la cellulite.”
Se decidete di avvicinarvi al mondo dell'aromaterapia, sono molti i modi per trarre vantaggio dalle essenze naturali, per esempio in una spa, in un centro benessere, con un corso di medicina alternativa o anche in casa. Nel prossimo appuntamento, Christine illustrerà diversi aspetti dell'aromaterapia e ci darà dei consigli pratici su come provarla a casa.